Quanta parte del portafoglio è giusto tenere liquida?
Mi dispiace deluderti, ma questa domanda non può avere una riposta precisa.
Non esiste, e non esisterà mai, una formula in grado di dirti qual’è la percentuale perfetta da tenere in portafoglio.
Chi dice di averla trovata ha la stessa credibilità di chi millanta di sapere i numeri che usciranno sulla ruota di Venezia alla prossima estrazione del lotto.
Tuttavia interrogarsi sulla liquidità non è un esercizio inutile.
Infatti anche se non possiamo sapere con certezza qual’è la giusta percentuale da tenere liquida dobbiamo comunque chiederci se è corretto tenere una parte di portafoglio liquida o se è meglio essere, in ogni momento, investiti al 100%.
La domanda non è affatto scontata tanto che due giganti degli investimenti come Ray Dalio e Warren Buffett sembrano avere visioni opposte.
Il primo, non perde occasione di dire che: “ Cash is trash”, quindi tenere una parte del portafoglio liquida equivale a buttare via i soldi.
Mentre l’Oracolo di Omaha, all’opposto, negli ultimi anni ha accumulato una quantità enorme di liquidità, lasciando non poco sorpresi tutti i suoi seguaci.
Se riportassimo le lancette dell’orologio ai primi giorni del 2020 sicuramente troveremo più investitori disposti a dar ragione a Ray che non a Warren.
Infatti le borse a gennaio dello scorso anno continuavano a salire, macinando record su record in tutte le piazze mondiali, regalando ottimi rendimenti a chi aveva puntato sulle azioni e lasciando con un sacco di rimpianti chi era rimasto liquido e vedeva una parte di capitale stare ferma senza dare nessun guadagno.
Tuttavia, se invece di tornare indietro fino a gennaio, tornassimo solo fino a marzo, potremmo facilmente vedere che le parti si sarebbero invertite.
Infatti a marzo 2020 i mercati sono crollati e chi aveva una parte di liquidità poteva disporre di risorse fresche per investire in titoli dal grande potenziale di crescita, mentre chi era investito al 100% si stava amaramente leccando le ferite.
Va da sè che in quella situazione chi aveva agito come il vecchio Warren si trovava in una posizione di vantaggio anche se, a onor del vero, bisogna dire che Buffett ha comunque deciso di rimanere liquido.
Quindi, qual’è la cosa giusta da fare?
Come ti ho detto all’inizio è impossibile dare una risposta certa che vada bene in tutte le occasioni.
Però se proprio dovessi dare una indicazione generale direi che tenere una parte di portafoglio liquido è, nella maggior parte dei casi, la cosa migliore da fare, anche se non deve mai eccedere il 10% del patrimonio che hai deciso di investire.
Il mercato è imprevedibile, non sai mai quando ti offrirà su di un piatto d’argento una occasione d’oro, quindi tenere una parte di capitale libera per poter prendere al volo queste occasioni non è a mio avviso sbagliato.
Però ti ripeto, non è una regola scritta sulla pietra, tutto dipende da come è composto il tuo portafoglio e in quale fase del ciclo economico si trova il mercato.
Se invece ti dovessi dare una regola aurea, che vale per tutte le occasioni, ti direi senza dubbio di farti aiutare da un consulente preparato.
Io tengo molto alla diffusione della cultura finanziaria perché credo fermamente che la società sarà migliore quando tutte le persone avranno una maggiore coscienza su come si gestiscono i soldi.
Ma avere una buona cultura finanziaria di base non significa che tu poi sia in grado di gestire in autonomia i tuoi risparmi.
Come immagino che non ti sogneresti mai di difenderti da solo ad un processo solo perché hai fatto un esame di diritto privato all’università, allo stesso modo non dovresti decidere autonomamente dove mettere i tuoi soldi solo perchè hai letto qualche articolo.
Certo se tu hai tantissima passione e quindi hai voglia di sorbirti ore e ore di lezioni e hai ogni giorno tempo da dedicare ai tuoi risparmi, allora puoi anche pensare di fare tutto da te, altrimenti potrebbe essere una cosa molto rischiosa.
E comunque anche se hai passione e tanto tempo da dedicare sappi che è molto importante anche avere esperienza, quindi in una prima fase non è sbagliato farsi affiancare da un consulente esperto.
Che sia chiaro però che non ti sto dicendo questo perchè voglio che tu ti affidi a tutti i costi ai miei consigli.
In Italia ci sono tanti bravi consulenti indipendenti, io credo di essere tra questi, ma non sono certo l’unico.
Tuttavia, non credo di scandalizzare nessuno, se dico che sarà per me un grande piacere poterti avere nella grande famiglia Pasca Profit.
Intanto però puoi partire dal mio ultimo libro, dove spiego in modo molto chiaro queste dinamiche.
Tra l’altro ottobre è il mese dell’educazione finanziaria e quindi il mio libro è in offerta con circa il 40% di sconto.
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Al tuo successo.
Giuseppe Pascarella