Guarda intorno al tavolo da poker. Se non riesci a vedere il pollo, allora il pollo sei tu.
Molti attribuiscono questa frase a Warren Buffett, l’Oracolo di Omaha, il punto è che non ci sia la certezza che sia stata proprio pronunciata da lui la prima volta, anche perchè Buffett non gioca a poker. Molti giocatori professionisti di poker sono convinti che la frase sia di Amarillo Slim, uno dei più grandi giocatori di poker professionisti dell’Arkansas entrato nella Hall of Fame del poker nel 1992.
Altri invece sono convinti che la frase sia di Titanic Thompson, truffatore e giocatore d’azzardo che nel 1928, fu coinvolto in una partita di poker ad alto rischio che portò alla morte a colpi di arma da fuoco del boss della criminalità di New York, Arnold Rothstein, allora chiamato il “crimine del secolo”. La leggenda narra che alcune regole del poker siano state proprio cambiate da Titanic Thompson.
Ma qualunque sia la fonte, l’esatta citazione o la reputazione dell’uomo che l’ha coniata, bisogna ammettere che nella finanza, come nel poker, è una citazione azzeccata.
Ovviamente ti starai chiedendo a che serve questa premessa, che non è importante, in fin dei conti io scrivo editoriali settimanali di finanza. Però sono sicuro che molti di voi hanno abbandonato per un attimo la lettura per correre su Google a cercare chi è Amarillo Slim o Titanic Thompson, oppure della famosa sparatoria del 28. Non nasconderti, l’hai fatto vero? Non solo, sicuramente leggendo di qua e di là sarai passato per qualche link connesso e alla fine sarai arrivato che ne so, ai risultati di calcio di ieri sera o una nuova ricetta della parmigiana. Già perchè internet funziona così, è tante cose ma di certo non un vantaggio per la produttività.
Ok Giuseppe ma ancora non ho capito. Ci arrivo, il tema principale del mio editoriale è che è necessario bloccare il rumore della stampa finanziaria (professionale e amatoriale). La maggior parte di ciò che leggiamo o ascoltiamo sulle notizie economiche o di mercato è solo rumore, distrazioni che distolgono l’attenzione da ciò che è veramente importante.
Il rumore può essere assordante e può impedirti di intraprendere le azioni necessarie o convincerti a intraprendere quelle non necessarie. E di certo non c’è bisogno di perdere tempo ad ascoltare o prendere sul serio alcuni pseudo giornalisti che credono di poter prevedere il futuro del mercato perchè rivendicano una certa capacità di chiaroveggenza.
Il futuro, oggi come lo sarà per sempre, rimane imprevedibile e un gran numero di follower su Twitter, Instagram, Facebook o chissà dove non potranno cambiare questo fatto.
Ho detto molte volte, nelle mie dirette, articoli o editoriali, che non è nostro compito, noi investitori, quello di prevedere il futuro e non dobbiamo farlo. È nostro compito interpretare il presente e per farlo tutto si riduce all’osservazione di ciò che le persone fanno piuttosto che di ciò che dicono.
Quindi cosa fare? Agire in modo umano, commettendo purtroppo anche errori, gli stessi errori che hanno commesso in passato investitori prima di noi, io in testa. E’ necessario essere avidi quando gli altri sono timorosi, ed essere paurosi quando gli altri sono avidi. Reagendo alle notizie del giorno e ascoltando il rumore, noi perdiamo la via maestra.
Di recente ho visto un articolo su come i gestori di fondi che evitano le azioni Tesla vengono puniti attraverso i prelievi. Non possono tenere il passo con l’S&P500 senza possedere Tesla, ma non sentono di poter giustificare il possesso del titolo da un punto di vista fondamentale e gli investitori fuggono.
Il mio primo pensiero è stato il contrario, non prenderò mai in considerazione qualsiasi fondo gestito che ha attivamente in portafoglio Tesla. Ma perchè? Perché ciò che Tesla dovrebbe realizzare nel prossimo decennio per giustificare il prezzo delle azioni di oggi rasenta il ridicolo.
– Tesla dovrebbe dominare l’industria automobilistica globale a tal punto che la maggior parte, se non tutto, il resto dell’industria sarebbe in bancarotta. Questo non è prudente.
Tesla è solo un esempio del grado di speculazione nei mercati di oggi. Vogliamo parlare di Rivian che di recente è diventata pubblica e ora ha una capitalizzazione di mercato di $ 115 miliardi nonostante non abbia venduto una sola auto?
– O Lucid con una capitalizzazione di mercato di 90 miliardi di dollari e lo stesso record di vendite di Rivian.
– O QuantumScape, una società di batterie in fase di ricerca con una capitalizzazione di mercato di $ 15 miliardi e nessun reddito mentre Panasonic ha vendite di $ 67 miliardi (comprese le batterie che muovono la maggior parte delle auto di Tesla) e una capitalizzazione di mercato inferiore a $ 30 miliardi?
– NFT? Che dire di questa “arte” che di recente è stata venduta per 3,4 milioni di dollari?
– Criptovalute? Dogecoin, nata come uno scherzo, ha una capitalizzazione di mercato di $ 40 miliardi.
– Oppure Shiba Inu, uno spin-off nata dallo scherzo di prima, ha una capitalizzazione di mercato di $ 29 miliardi.
Nessuno compra queste cose perché hanno un valore intrinseco. Le comprano solo perché pensano che qualcuno arriverà e le pagherà più di quanto hanno pagato.
Il problema con tutta questa speculazione è che inizia a tentare l’investitore prudente in un comportamento sconsiderato. Calpers, il grande piano pensionistico della California, ha recentemente varato un piano per aggiungere leva al suo portafoglio. Il consiglio di amministrazione del più grande fondo pensione della nazione ha votato lunedì per utilizzare denaro preso in prestito e attività alternative per raggiungere il suo obiettivo di rendimento degli investimenti, anche dopo aver abbassato tale obiettivo solo pochi mesi fa.
Questa è una conseguenza del comportamento irresponsabile da parte dei gestori di fondi. Saranno ritenuti responsabili se le loro scommesse con leva non dovessero dare i loro frutti?
No, non può essere colpa della Fed o di altri responsabili delle politiche economiche per aver spinto i tassi di interesse a zero. È colpa degli investitori, dei gestori di fondi e dei consulenti che devono cercare di produrre un rendimento ragionevole assumendosi ragionevoli rischi in questo periodo di mercato.
Cosa dovrebbero fare esattamente gli investitori? Se evitano il rischio, otterranno rendimenti più bassi o in alcuni casi negativi. Cosa succede se un portafoglio che produce un rendimento reale atteso è oltre la sua tolleranza al rischio o capacità?
E i gestori di fondi e i consulenti per gli investimenti? Cosa devono fare? Se agiscono con prudenza per i loro clienti, i clienti cominceranno a speculare per conto loro e correranno più rischi a caccia di maggiori guadagni. Se faranno investimenti “irresponsabili” saranno additati come incapaci e soprattutto faranno perdere denaro ai loro clienti.
Il mio lavoro non è solo comprare cose che spero salgano. Non è comprare roba che è già salita nella speranza che continuerà a farlo. Non è comprare le cose più popolari su Twitter.
Il mio compito è agire come tuo consulente e seguire regole prudenti. La discrezione e l’intelligenza gestiscono i migliori portafogli, non in relazione alla speculazione, ma all’investimento.
Possiamo acquistare investimenti rischiosi o speculativi nel contesto di un portafoglio diversificato, purché il portafoglio nel suo insieme sia conforme alla nostra comprensione e alla tolleranza al rischio.
Ma cosa deve fare un consulente se un investimento precedentemente identificato come prudente non è più adatto? La risposta a questa domanda non è semplice ma quella breve è che quell’investimento non può più occupare la stessa percentuale di portafoglio di prima. Questo noi analizziamo ogni giorno, non solo i buy e sell, ma anche i cambi di rating e di pesi.
Non lasciare che la speculazione prenda il sopravvento sui tuoi investimenti. Coglila nel tuo portafoglio, spremila, seguila, ma tieni sempre la mano sul volante e in cassaforte l’80% dei tuoi investimenti. Non lasciarti guidare dai rumori di internet o di amici degli amici o parenti dei parenti.
I soldi suoi tuoi, la decisione è tua, il consulente sta facendo il lavoro per te per preservare il tuo patrimonio, non per giocarlo.
Cerca di non diventare il pollo seduto al tavolo da poker.
Al tuo successo.
Giuseppe Pascarella