Come ho scritto scherzosamente su facebook: “bisogna sempre ascoltarmi, quando ci prendo.”
Se leggi abitualmente questa rubrica sai che da qualche tempo dicevo che mi aspettavo ottime trimestrali e un conseguente rialzo del mercato – ovviamente al netto di qualche immancabile incidente di percorso.
Quello che avevo previsto si è immancabilmente avverato ma tranquillo non penso di essermi trasformato in un mago in grado di predire il futuro.
Le mie erano solo considerazioni di buon senso fatte da chi tutti i giorni vive il mercato, ma proprio per questo è consapevole che, soprattutto nel breve periodo, il mercato fa quel che vuole, chi pensa di poterne sempre anticipare le mosse o mente o si illude facilmente.
Ma torniamo a noi e vediamo di capire cosa ha spinto l’S&P 500, l’indice più rappresentativo di Wall Street, a fare nuovi massimi ASSOLUTI.
Come detto al primo posto abbiamo certamente le trimestrali.
Il gigante Amazon ha strapazzato le stime degli analisti, così come Facebook e altri grandi nomi.
Ma andiamo con ordine e partiamo da Amazon che è stato forse il driver più importante.
Nel trimestre l’azienda di Jeff Bezos ha chiuso un fatturato 108,5 miliardi di dollari, in crescita del 44% rispetto a un anno fa, battendo le stime che la davano tra i 100 e i 106 miliardi di dollari.
Il reddito operativo è stato di 8,9 miliardi di dollari contro una stima che si attestava tra i 3 e i 6,5 miliardi di dollari.
Ma non solo, Amazon vede rosa anche il trimestre che si chiuderà a giugno con un fatturato previsto compreso tra 110 e 116 miliardi di dollari e un reddito operativo che va da 4,5 miliardi di dollari a 8 miliardi di dollari.
Guardando i numeri il business di Amazon appare in salute in tutti i comparti escluso i negozi fisici che stanno ancora soffrendo gli effetti della pandemia.
Nello specifico il business dei negozi online ha fatturato 52,9 miliardi di dollari, in crescita del 41%; le vendite nei servizi di venditori terzi sono state di 23,7 miliardi di dollari, in aumento del 60% e Amazon Web Service ha fatturato 13,5 miliardi di dollari in aumento del 32%.
Tutti questi dati hanno non solo migliorato il risultato precedente ma anche battuto nettamente le stime.
Ha fatto peggio, come detto, solo il il comparto dei negozi fisici con 3,9 miliardi di dollari di fatturato in calo del 16%.
Per chiudere questa analisi del gigante Seattle, possiamo dire che anche la voce delle cosiddette entrate “Altre” – che includono i servizi pubblicitari – sono andate anche loro bene con un fatturato di 6,9 miliardi di dollari, in aumento del 73%.
Insomma non stupisce che, come ieri per Apple, anche Amazon sia salita di oltre il 3% a fronte di dati così dirompenti.
Ma il gioiellino di Bezos non è certo l’unico che ha espresso dati positivi, ieri abbiamo parlato di Apple, ma anche Facebook ha sonoramente battuto le attese degli analisti – con le sue azioni salite di oltre il 7%- ma comunque è in generale tutta l’ottima stagione delle trimestrali che sta spingendo i listini.
Però non sono solo gli ottimi dati aziendali ad aver portato l’S&P 500 a livelli che mai aveva toccato nella sua storia.
Infatti ci ha pensato Biden a riaccendere gli entusiasmi dopo che in settimana gli Stati Uniti avevano espresso dati economici contrastanti, con la disoccupazione che ha raggiunto un nuovo minimo post pandemia ma con il PIL a stelle e strisce che ha fatto peggio delle attese, crescendo del 6,4% contro una stima del 6,5%.
Che poi riaccendere gli entusiasmi è una parola grossa, infatti il nuovo inquilino della casa bianca ha detto di voler mettere in campo un piano di aiuti gigantesco, ben 1,8 trilioni di dollari per affrontare l’assistenza all’infanzia, l’istruzione e il congedo familiare pagato e soprattutto ha detto di non essere soddisfatto dell’attuale tasso di disoccupazione del 6%, con la parola “posti di lavoro” che è apparsa più di 40 volte nel testo del suo discorso.
Ma Biden ha anche sottolineato di voler finanziare il piano di aiuti tassando gli americani più ricchi e queste solitamente sono parole che tolgono il buon umore ai mercati.
In ogni caso, per ora i mercati ci stanno dicendo che sono di buonissimo umore, tanto che sia Nasdaq che S&P 500 hanno, come ho già più volte detto, ritoccato i massimi storici.
Quindi che facciamo? Ci tuffiamo sul mercato azionario comprando tutto quello che ci passa per le mani?
Ovviamente no!
Il mio lavoro di divulgazione mi impone spesso di dover andare controcorrente e spingere le persone a non farsi prendere dal panico quando le cose vanno male ma anche a non farsi trascinare dall’entusiasmo quando le cose vanno bene.
Investire con successo è possibile, ma bisogna sempre tenere i piedi ben saldi al terreno senza farci distrarre da quello che io chiamo “Marketing di Wall Street” ovvero una macchina della propaganda messa in modo da chi ha tanti soldi e cerca di alterare gli umori della piazza per trarre ancora più profitti.
Difficilmente potrai investire con successo senza sapere quali sono le subdole armi che usa il marketing di Wall Street e come puoi vaccinarti per diventarne immune.
Ne ho parlato in modo approfondito nel mio ultimo libro, Dove metti i miei soldi, dove in particolare ho spiegato tutto quello che bisogna sapere per gestire con profitto i propri soldi.
Sono partito da come si muove l’economia, per sapere sempre come orientarsi, fino ad arrivare a spiegare nel dettaglio il metodo che uso per selezionare le azioni, passando ovviamente per la gestione emotiva degli investimenti, componente fondamentale per avere rendimenti sopra la media.
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Al tuo successo.
Giuseppe Pascarella