Anche le grandi società stanno subendo il duro contraccolpo inflitto dalla Pandemia, dalla guerra e dalla più silente catena di approvvigionamento che fatica a riprendere la normale operatività.
Nelle ultime ore sono infatti emerse alcune notizie da monitorare con particolare attenzione:
- Meta perde uno dei manager d’America a causa di importanti divergenze.
- Microsoft sta soffrendo la spinta dirompente del dollaro e stima una riduzione degli utili nelle prossime trimestrali.
- Elon Musk minaccia un taglio dei posti di lavoro di circa il 10%.
Di carne al fuoco in questo articolo ne metteremo tanta, quindi direi di procedere in maniera ordinata toccando separatamente ogni punto sopra riportato.
Inoltre, se resterai fino alla fine dell’articolo…
Troverai anche le mie considerazioni su una società, operante nel cyber security, da monitorare con particolare attenzione per i recenti risultati ottenuti.
Quindi, andando con ordine:
Meta perde uno dei manager d’America a causa di importanti divergenze.
Sono ore abbastanza concitate per Meta e il suo board…
Sheryl Sandberg, uno dei dirigenti più potenti negli Stati Uniti, ha deciso lasciare Facebook dopo 14 anni.
Ma quali sono i motivi della separazione?
Beh, alcune fonti riportano una visione sempre più distante e sconnessa dal progetto…
Inoltre, le soluzioni trovate dalla società di Zuckerberg per modificare il sistema di pubblicità, pesantemente in calo nell’ultima tornata trimestrale, non hanno mai convinto in pieno il prestigioso manager di Washington.
Ora, è difficile pensare che un figura del genere possa rimanere “svincolata” per molto tempo…
“Dove andrà Sheryl Sandberg?” è una domanda che molti si stanno ponendo.
E sarà veramente molto interessante poiché parliamo di uno dei dirigenti più affermati e riconosciuti del pianeta.
Le proposte da passare al vaglio di certo non mancheranno, ma quel che è certo è che Meta ha appena perso un pezzo pregiato del suo board.
Un calibro da 90 che ovunque decida di iniziare una nuova avventura, ha senza dubbio le qualità per fare un ottimo lavoro.
Microsoft sta soffrendo la spinta dirompente del dollaro e stima una riduzione degli utili nelle prossime trimestrali.
A seguire abbiamo la prima vera vittima di rilievo che subisce la crescita esponenziale del dollaro.
A onor del vero…
L’eventualità che questo potesse accadere fu un tema di discussione all’interno di una mia diretta di qualche settimana fa, in cui parlavo del fatto che il dollaro avrebbe potuto intaccare gli utili delle società.
Ma riprendendo un attimo quel discorso…
Perché un dollaro sempre più forte minaccia la salute anche di società più solide e consolidate?
Con l’aumento del prezzo del petrolio e il rischio di una recessione, il dollaro viene visto come un bene rifugio e di conseguenza viene acquistato in grandi quantità.
Quindi, automaticamente cresce di valore.
Questo che cosa comporta?
Le esportazioni delle società multinazionali costano molto di più perché non hanno un grande potere sui prezzi vista l’inflazione e il cambio con un dollaro sempre più forte può determinare un calo degli utili.
Nel caso specifico di Microsoft…
In un report rilasciato la scorsa settimana, non solo afferma che nelle prossime due trimestrali ha dovuto abbassare le guidance perché il dollaro è troppo forte…
Ma la dirigenza si aspetta utili in calo dal 3 al 6%.
Quindi per un’azienda come Microsoft parliamo di miliardi di dollari di profitto che sfumano a causa della forza del dollaro.
Tuttavia, questo problema, secondo il mio punto di vista, potrebbe essere riscontrato anche da tante altre società nelle prossime settimane.
Per concludere…
Elon Musk minaccia un taglio dei posti di lavoro di circa il 10%
L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha affermato che la casa automobilistica ha necessità di ridurre il personale del 10%, sottolineando di avere una pessima sensazione sull’economia.
In una e-mail, inoltrata poi anche a Reuters, un’agenzia di stampa britannica, il CEO avvisa:
“Sospendere tutte le assunzioni in tutto il mondo”.
I rappresentanti di Tesla, prima di rispondere hanno riunito il board cercando di fare chiarezza su quanto stesse accadendo.
Elon Musk, all’inizio di questa settimana, aveva inoltre esortato il personale a trascorrere un minimo di 40 ore settimanali in ufficio.
Schierandosi così in totale opposizione a quanto stanno facendo, per esempio, le società tecnologiche che per abbattere i costi, tengono parte dei dipendenti in smart-working.
“Più sei anziano, più visibile deve essere la tua presenza”.
“Ecco perché ho vissuto così tanto in fabbrica, in modo che le persone possono vedermi lavorare al loro fianco. Se non l’avessi fatto, Tesla probabilmente sarebbe fallita molto tempo fa”.
Un estratto dalla e-mail di Elon Musk.
Tesla, attualmente ha fabbriche di veicoli elettrici negli Stati Uniti, in Cina e anche a Berlino, e conta 99.290 dipendenti in tutto il mondo.
Quindi licenziando il 10% dei dipendenti, circa 10.000 persone potrebbero ritrovarsi senza un lavoro.
Un po’ come quello che successe nel 2019 quando la società tagliò la sua forza lavoro del 7% mandando a casa 3.000 dipendenti.
Ma perché questi licenziamenti?
Beh, qui dobbiamo considerare un aspetto decisamente importante.
I recenti lockdown in Cina.
Infatti, non solo si tratta del secondo mercato più importante per Tesla dopo gli Stati Uniti…
Ma Shanghai è sede di un plesso produttivo dal quale l’azienda genera 2.100 auto al giorno.
E se lo stabilimento è rimasto chiuso per tre settimane a causa del lockdown…
Significa che Tesla deve fare i conti con una mancata produzione di oltre 30.000 auto.
Un bel danno per Elon Musk.
Se consideriamo che la Tesla più venduta al mondo nel 2021, la Model 3, viene venduta ad una media di 65.000 dollari…
La società, deve fare i conti con quasi due miliardi di dollari di fatturato sfumato a causa del Covid.
Ed è probabile che Tesla nelle prossime trimestrali non riuscirà a consegnare il numero di auto stimate alle guidance.
Quindi, per concludere, ci troviamo in una situazione in cui le grandi aziende che prima sembravano immuni alle attuali criticità…
- Aumento dei tassi di interesse
- Inflazione
- Difficoltà della catena di approvvigionamento
- Il conflitto tra Russia e Ucraina
…stanno invece riscontrando dei seri problemi.
Meta è stata appena salutata da Sheryl Sandberg perché convinta che la stessa Meta non sia in grado di rivoluzionare il proprio metodo di pubblicità che in questo momento sta attraversando importanti difficoltà.
Tesla è in procinto di licenziare il 10% della forza lavoro a causa di un ritmo produttivo non sufficiente a rispettare le stime.
E, infine, Microsoft…
Il gigante della tecnologia sta soffrendo la crescita del dollaro ed è probabile che nelle prossime trimestrali mancherà le stime sugli utili.
Tuttavia, alcuni settori potrebbero patire meno le difficoltà che sta attraversando ora Microsoft…
Chi ha potere sui prezzi.
Mi riferisco in particolar modo a beni di prima necessità come cibo e bevande.
Oppure il settore sanitario poiché ha potere sul prezzo dei farmaci.
E, inevitabilmente, questi sono settori che potranno continuare a crescere in futuro.
Ora, prima dei saluti…
Vorrei parlarti degli eccezionali risultati di una società che personalmente ritengo tra le più interessanti nel cyber security.
Crowdstrike.
La società la scorsa settimana ha rilasciato i dati sugli utili.
Una parola: eccezionali.
Ha battuto le stime del fatturato, dell’EPS e ha aumentato le guidance.
Questi sono risultati davvero molto interessanti.
Ma forse non solo per Crowdstrike…
Certo, è inevitabile che adesso finisca sotto la lente di ingrandimento di numerosi investitori…
Ma ragionando, è l’intero cyber security che potrebbe godere di nuova linfa dopo questi eventi.
Un settore che, personalmente, da molto tempo considero come uno dei mega trend del futuro.
E se quel futuro non fosse poi così lontano?
Scovare ora una società sottovalutata operante nel cyber security, potrebbe essere davvero un bel colpo per i prossimi anni.
Con questo non dico che Crowdstrike non possa crescere in futuro, anzi…
Però ci sono molte aziende che, specialmente se acquistate ai prezzi attuali, possono rappresentare ottime opportunità d’investimento.
Ma in che modo si possono trovare queste società?
Beh, le strade in questo caso sono due.
La prima, procedi in autonomia replicando i 5 step del “Protocollo Pascarella” che trovi spiegati passo-passo nel libro “Battere il Benchmark”.
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Al tuo successo,
Giuseppe