Facebook sta spostando gran parte del proprio denaro destinato alla ricerca e sviluppo dell’intelligenza artificiale verso una gamma di prodotti sempre più ampia.
Infatti la società, la scorsa settimana, ha annunciato l’intenzione di andare oltre, decentrando il modo in cui si sviluppano strumenti avanzati di intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
In un post online, Andrew Bosworth, Chief Technology Officer di Meta, aveva affermato che l’approccio precedente dell’azienda, era incentrato su una manciata di piccoli prodotti di ricerca e sviluppo che erano totalmente autonomi e distanziati l’uno dall’altro, il che rendeva molto difficile l’integrazione di nuova capacità di intelligenza artificiale all’interno dell’azienda.
“Riteniamo che ciò accelererà l’adozione di importanti nuove tecnologie in tutta l’azienda, consentendoci al contempo di continuare a spingerci oltre i nostri limiti”.
Queste sono state le sue parole dopo aver registrato guadagni poco brillanti nel primo trimestre e la crescita delle vendite trimestrali più lenta da quando è diventata pubblica nel 2012.
Meta infatti in questo momento sta cercando di estrarre più valore da altre soluzioni oltre ai social media.
Al pari di molte aziende con hub centrali di sviluppo di intelligenza artificiale hanno avuto difficoltà a convertire la capacità emergente che hanno generato in risorse aziendali.
Questo scarso coinvolgimento di altre divisioni ha portato gli hub a servirsi di intelligenze artificiali di terze parti, e questo ha portato inevitabilmente ad utilizzare sistemi che non si integravano perfettamente con i loro interni.
“Questo dovrebbe finire. Tutto sarà centralizzato all’interno di Meta”.
Questo è un messaggio molto forte e che credo sia giunto il momento di concentrarsi sull’intelligenza artificiale applicata ai loro prodotti.
John Carvel, il portavoce di Meta, ha affermato che la missione generale degli sforzi di ricerca di intelligenza artificiale dell’azienda rimarrà invariata sotto la nuova struttura, così come gran parte della leadership.
Se diamo uno sguardo più avanti, il nuovo hub di intelligenza artificiale di Meta opererà come parte del gruppo Meta Reality Labs Research, che poi andrà ad unirsi al mondo del metaverso.
Alla conferenza annuale degli sviluppatori di ottobre, l’amministratore delegato Mark Zuckerberg aveva affermato che cambiare il nome di Facebook in Meta Platform avrebbe riflettuto l’opportunità di crescita del metaverso.
La maggior parte degli esperti di tecnologia afferma però che il metaverso è ancora molto lontano dall’essere una realtà concreta.
A dimostrazione però dell’impegno dell’azienda, l’unità Reality Labs, che è proprio quella legata al Metaverso, ha perso quasi 3 miliardi di dollari nel primo trimestre, risultato dei costi per lo sviluppo dei visori, del software e di altri strumenti VR.
Nic van der Meulen, ricercatore presso lo Sloan Center for Information Systems Research del Massachusetts Institute of Technology, ha affermato che il passaggio di Meta a decentralizzare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, enfatizza l’importanza che viene attribuita al ruolo dell’IA nel futuro del metaverso.
Tuttavia, non è soltanto Meta che sta puntando molto sull’intelligenza artificiale.
Ricordiamoci che anche Amazon ha fatto dell’intelligenza artificiale uno dei suoi sistemi di punta per quanto riguarda il cloud e l’e-commerce.
Google ha sviluppato un avanzato sistema di intelligenza artificiale per il suo motore di ricerca.
L’IA è un un sistema eccellente in questo momento per quanto riguarda l’utilizzo business, mentre fa ancora abbastanza fatica per l’utilizzo retail ed è per questo che Meta decentrerà tutto lo sforzo delle terze parti in un hub dedicato.
Quindi creerà una sua sezione all’interno dell’azienda, dove concentrerà tutti i suoi ingegneri, tutti i suoi dipendenti, su una struttura di intelligenza artificiale sempre più potente, che forse in futuro potrà portare a una nuova visione del metaverso.
In questo momento, personalmente, trovo che il metaverso non sia un mega trend, anzi, in questo momento è soltanto una macchina che ci fa perdere un sacco di soldi.
Tuttavia l’intelligenza artificiale legata a queste strutture può portare veramente a dei ritorni migliori per le società che vedrebbero abbattuti i costi derivanti dalla forza lavoro e soprattutto verrebbe eliminato il difetto della soggettività.
Sono tantissimi i sistemi di intelligenza artificiale che in questo momento Meta, Amazon, Google, Nvidia e tanti altri stanno utilizzando.
Ecco perché il passo avanti che sta facendo Meta non può che essere che giudicato come intelligente dal mio punto di vista.
Magari, come detto prima, per vedere qualcosa di concreto nel Metaverso dovremmo attendere ancora anni…
Tuttavia sarà interessante vedere i risultati delle recenti mosse di Meta nelle prossime trimestrali.
Al tuo successo,
Giuseppe